Firma digitale in banca, un’altro passo avanti.
Maggio 26, 2011 Lascia un commento
Abbiamo gia avuto modo di parlare delle ENORMI possibilità della firma digitale inserita nella stessa plastica della carta di credito. Un’altro passo in questa direzione è stato fatto; sarà presto possibile creare assegni sotto forma di documenti firmati tramite la firma digitale.
Tutto dipende da qual’è il vostro concetto di “presto”.
Molti siti che trattano la firma digitale hanno recentemente riportato la notizia: uno per tutti è il sito di ANORC. Non intendo commentare il dettaglio degli articoli del decreto, io sono un informatico… Preferisco fare delle ipotesi (quasi fantascienza) su quali possano essere la modalità di utilizzo di questo nuovo strumento.
Come al solito partiamo dalla realtà attuale e vediamo di rapportare tutti gli elementi del sistema in essere con quello che potrà diventare.
Prima cosa è necessario definire il documento assegno. Attualmente un assegno è un pezzo di carta che prevede l’impostazione di alcuni campi. In inglese diremmo una form, in italiano un modulo. Alcuni dati sono prestampati sul modulo (il nome della banca, le coordinate bancarie di chi emette l’assegno,etc..), altri devono essere riempiti dall’utente o traente (importo in numeri, importo in lettere, data, luogo, il beneficiairio).
Se non sapete cos’è in dettaglio un assegno vi consiglio di andare da un medico, avete dei seri problemi! In alternativa potete leggervi questa pagina.
L’assegno viene firmato dal traente, il beneficiario (o prenditore) può riscuoterlo direttamente nella propria banca. Per ora fermiamoci qui, non addentriamoci nei concetti di girata, di non trasferibile, di circolare, etc… Tentiamo di ipotizzare come si potrebbe implementare il servizio base.
Per creare un assegno sottoforma di documento informatico ho bisogno di due strumenti : un modulo (form) ed una firma digitale. Entrambi gli strumenti sottintendono la presenza di un dispositivo elettronico “importante”, tipicamente un computer (o *pad).
L’utente che intende creare un “assegno informatico” dovrà :
- accendere il computer
- connettere il lettore ed inserire la smartcard (in alternativa usare il token USB)
- attivare il sw per riempire il modulo
- se il sw è web, deve avere a disposizione una connessione ad internet
- riempire il modulo ed applicare la firma digitale al documento (PDF/A?) creato
Bello, abbiamo ottenuto l’assegno informatico, siamo stati proprio bravi! Ma siamo sicuri? Mi sa che ci siamo persi qualcosa per strada… Nel processo descritto vedo diversi punti da approfondire.
Primo punto : sarebbe auspicabile non doversi portare un PC in giro per emettere un assegno. La differenza di peso tra i due strumenti è veramente troppo grande.
Secondo punto : la connessione a internet è necessaria? secondo me sarà indispensabile. Uno dei problemi più grandi dell’attuale sistema riguarda i dati dell’assegno.
Un utente può emettere assegni scoperti (di importo superiore alla disponibilità in conto) oppure postdatati o senza data. Entrambi i casi sono reati punibili dalla legge. C’è da aspettarsi che le regole tecniche che definiranno le caratteristiche di questo strumento impongano dei vincoli a riguardo.
Ma come? Sul tema importo, non è difficile; basta verificare la disponibilità in conto del denaro. Per quanto riguarda la data il discorso si complica. Lo strumento che oggi garantisce la data certa è la marca temporale. Questo strumento costa però 30 centesimi (a marca).
E’ impensabile che un utente debba portarsi dietro 2kg di computer e spendere 30 centesimi per emettere un assegno!
E’ plausibile che le banche potranno (rispettando determinate regole) diventare delle TSA (TimeStamp Authority) abilitate a garantire la data di emissione di un assegno.
Ultimo punto di attenzione… dove metto il documento che ho creato? Sicuramente lo consegno al beneficiario: tramite mail, facendolo scaricare da un sito web, copiandolo sulla chiavetta USB… e poi?
Il beneficiario porta il documento informatico in filiale e lo riscuote. Ma la filiale come conserverà questo documento? Quali sono le regole da applicare per la conservazione sostitutiva di questa tipologia di documenti informatici?
I vantaggi di un sistema del genere sarebbero molti, soprattutto se la Banca d’Italia (che definirà le regole) imporrà dei vincoli sui formati da utilizzare per il documento assegno.
Potremo riscuotere gli assegni tramite il nostro Internet Banking, senza uscire di casa. Potremo accettare assegni serenamente, senza la paura che siano scoperti.
Certo è che un assegno informatico non è molto diverso da un bonifico, molto dipenderà dai costi del servizio.